giovedì 9 gennaio 2014

L’ultimo del Giro d’Italia a Valdagno

Giro d'Italia a Valdagno
Un’immagine del tratto finale del versante valdagnese dello Zovo dal blog di Emanuela Tintori, che lo ha percorso al contrario rispetto alla Tappa del Giro raccontata in questo articolo
29 Maggio 1998.
Risale a 15 anni fa l’ultimo passaggio della cosiddetta “Carovana rosa” del Giro d’Italia per le strade di Valdagno e purtroppo, per gli “affezionati” di questo bellissimo sport che permette ogni anno di scoprire nuovi scorci e suggestivi paesaggi d’Italia, anche per il 2014 non è previsto il transito nonostante il notevole sèguito che c’è in tutta la vallata (come testimoniato da quegli innumerevoli gruppi più o meno organizzati di ciclismo e di Mountain Bike che si ritrovano tutte le Domeniche per una bella scampagnata in allegria).
Che peccato!
Fu quella la 13a tappa del Giro, caratterizzata da una lunga fuga iniziale di due gregari (Douma e Bessy) senza esito, e così i corridori entrarono in gruppo in Città da Sud, dopo aver attraversato tutta la valle dell’Agno.

Se non ricordo male al tempo non era ancora stata realizzata la grande rotatoria di Ponte dei Nori, e sicuramente neanche quella che si trova in prossimità dello Stabilimento ora ex Marzotto di Maglio di Sopra: quindi per i corridori fu un lungo rettilineo fino alla frazione di Maglio di Sopra, e poi da qui imboccarono in senso contrario la discesa che porta verso la cosiddetta “busa del Mayo” per l’occasione ri-asfaltata, sulla destra appena dopo il semaforo pedonale che è stato installato non molti anni fa (sarebbe stato infatti impossibile prendere poco prima, sempre sulla destra, la stradina ben più stretta di fronte al negozio di Mamma Gigetta), attraversarono poi il Ponte sull’Agno ed iniziarono la salita del Passo dello Zovo passando davanti all’attuale sede degli Alpini di Novale, e quindi dietro al bar della Ruetta.

Nel tratto iniziale (che è anche quello più impegnativo) ci furono una serie di scatti e controscatti, ma la stoccata che sembrava decisiva fu quella piazzata da Marco Pantani, che partì nel lungo rettilineo finale prima della fattoria che si trova sulla sinistra - salendo -, e che è anche una delle ultime abitazioni prima del Passo, quota 631 m.
Ma nella successiva discesa verso Schio successe l’imprevedibile: causa il fondo stradale scivoloso per la leggera pioggia e le prime temibili curve appena passata la Trattoria in cima al Passo, Pantani cadde; riuscì comunque ad alzarsi quasi subito, ma nel frattempo perse la prima posizione e concluderà la tappa al dodicesimo posto (alcune di queste informazioni sono state reperite sul sito Internet di Rai Sport).

Ma anche chi lo seguiva, e nel frattempo era passato in testa, dovette fare i conti con l’imprevedibilità del versante scledense dello Zovo: anche il russo Pavel Tonkov andò diritto poco sopra la Chiesa della frazione di Monte Magrè, lasciando la speranza di vittoria della tappa.

E tra un inconveniente e l’altro si arrivò prima a Magrè e quindi nel centro di Schio, dove in volata si impose Michele Bartoli su Guerini e Paolo Bettini.
Poco dopo arrivò Noè, che quel giorno conquistò la maglia rosa di leader, ma che la perderà immediatamente il giorno successivo, quando arrivarono le grandi montagne (e per i successivi tre giorni fu indossata dallo svizzero Zulle).
Per la cronaca quel Giro d’Italia fu vinto dall’indimenticabile Marco Pantani, che in classifica generale si imporrà davanti a Tonkov e a Guerini.
Marco Pantani in un’immagine tratta dal suo sito Internet ufficiale

La 13a del Giro d'Italia del 1998 partì da Carpi: ma che coincidenza per @Giovyfh!

@massimin74

2 commenti:

  1. Giornata uggiosa il 29 maggio 1998, la ricordo bene.
    Io e un altro collega del Maglio di sotto abbiamo addobbato la via ( V.le Trento ) con delle bandierine per salutare il Giro e poi....... attesa del passaggio del gruppo. Arrivano le moto della polizia, le auto pubblicitarie, le amiraglie ed ecco il Gruppo....Che delusione. Tutti uniti, tutti sporchi. Non si riconosceva nessuno. ed in un attimo tutto finito......
    Questo è il mio ricordo del Giro d'Italia 1998.
    Paolo

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    Risposte
    1. Io invece ho visto il giro passare dal Maglio, davanti alla Marzotto. Con i miei colleghi eravamo sicuri di aver individuato Cipollini.

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Ogni contributo è sempre molto importante.

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