lunedì 26 maggio 2014

Supporta Radio EUreka!

Sostenere Radio Eureka

Un piccolo post per una grande cosa: il sostegno.
Quando impari a giocare a rugby (ma anche in tanti altri sport) impari il vero valore del sostegno.
Sai che potrai fare 2 metri oppure tutta la lunghezza del campo ma ci sarà sempre qualcuno dietro di te a cui passare la palla o che potrà fare qualcosa per la tua azione, per l'azione della squadra.

Stamattina io ho "giocato a rugby" con Radio EUreka!
Il progetto della radio mi piace un sacco e lo ritengo davvero importante, soprattutto importante per Valdagno e per tutto ciò che può comunicare.
Oggi ho giocato a rugby con Radio EUreka e mi sono collegata alla pagina che la radio ha creato su Music Raiser. Cosa ho fatto? Ho fatto una piccola donazione.

Una goccia qui, una goccia lì... così si è formato l'oceano.
Amo il crowndfounding perché è un'azione che alimenta i sogni dal basso.
Li alimenta e li sfama grazie a persone che hanno altrettanti sogni, altrettante aspettativa e altrettanta voglia di fare qualcosa di bello, di crescere e di vivere.

Un claim messo al mondo da Giobbe Covatta diceva "Basta poco, che ce vo'!!!"

Esplorate il mondo di Radio EUreka e sostenete questo progetto davvero importante!

giovedì 8 maggio 2014

Un piccolo ricordo di Cristina Castagna "El grijo"

Valdagno Cristina Castagna
 Un'immagine di Cristina Castagna tratta dal sito http://www.montagna.tv

Oltre a Gino Soldà, altra celebre alpinista valdagnese è stata senza dubbio Cristina Castagna - che in dialetto veneto era soprannominata el grijo (che significa il grillo) -, tristemente scomparsa nel 2009 alla giovane età di 31 anni: cadde in un crepaccio di ritorno da un'importante spedizione sul Broad Peak, la dodicesima montagna più alta al mondo (nota anche come K3) situata al confine tra Cina e Pakistan.

Un'immagine di Cristina Castagna durante l'ascesa al Makalu 

E, sia per le difficoltà che ci sarebbero state per andare a recuperarla ma anche perchè da lei espressamente richiesto, riposa ora lassù.
Infermiera di professione, è stata sia la più giovane donna italiana ad aver scalato un 8.000 che l'unica ad aver scalato il Makalu (la quinta montagna più alta al mondo), un anno prima dello sfortunato incidente che gli costò la vita.

Innumerevoli sono i ricordi e le sue testimonianze lasciate sulle Piccole Dolomiti da amici, parenti e simpatizzanti, luoghi che frequentava spesso per allenarsi prima di partire per le sue importanti e periodiche spedizioni nel Nepal.
Un mese dopo la sua scomparsa l'alpinista vicentino Tarcisio Bellò gli ha dedicato una vetta dell'Hindu-Kush che fino ad allora era rimasta inviolata, ribattezzandola appunto cima Cristina Castagna.
In tutti i rifugi delle Piccole Dolomiti è conservato il libro intitolato "L'acchiappasogni", che racconta della sua biografia: il ricavato delle vendite viene devoluto in beneficenza per sostenere un Ospedale della Costa d'Avorio, che Cristina aveva visitato durante una delle sue esperienze in giro per il Mondo.
Personalmente non la conoscevo, senza dubbio mi è rimasto impresso il Funerale, penso sia stata un'emozione non da poco considerato che durante quella toccante celebrazione la sua salma giaceva nei lontani ghiacciai del Karakorum.



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