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Avete presente gli Highlanders?
Nooo, non sto parlando degli esseri immortali nati dalle parti di Glenfinnan, in Scozia ma sto parlando proprio di gente Scozzese facente parte di quei battaglioni venuti dalle Highlands.
Se mai vi capitasse di andare nel Regno Unito, buttate un occhio a qualche museo militare.
Non tanto per amor di disciplina, quanto per amore di scienza e soprattutto perché Valdagno è sempre presente, come il prezzemolo.
L'altro giorno rileggevo qualche passo del mito "L'Ontano", l'opera insostituibile del Professor Ottone Menato che racconta anni, fatti e avvenimenti del nostro bel paesello.
Mi ero messa a cercare qualcosa che riguardasse il periodo che va dal 1915 al 1918.
Durante gli anni della Prima Guerra Mondiale a Valdagno successero così tante cose che la trama di Beautiful, al confronto, potrebbe sembrare una storia corta e lineare.
Leggendo l'opera del Prof. Menato ho trovato un racconto interessante.
Nel 1918, quasi a conclusione del conflitto, Valdagno fu teatro della sfilata delle truppe di Sua Maestà Britannica (al tempo il padre di Elisabetta I, Giorgio VI).
Erano di stanza dalle nostre parti un Home Regiment e un battaglione di Highlanders.
Non m'è dato sapere, per ora, quale battaglione scozzese fosse, ma se mi punto lo scopro.
E poi vi farò sapere.
Quello che vi chiedo di fare ora è un bell'esercizio di fantasia.
Prendete la strada che dalla Marzotto arriva infondo alla Piazza.
Mettete tanta gente ai bordi della strada, gente festosa ma soprattutto curiosa.
Nel Valdagnese è insita una buona curiosità verso il "Foresto".
Un Valdagnese becca subito uno che non è di Valdagno, alla prima occhiata.
Mia nonna Cecilia aveva un'amica sposata con uno di Milano.
Lei non perdeva occasione di dirmi che "la xera maridà con un foresto e deso la stava fora".
Ripensate a quella folla e immaginate lo stupore delle comari quando davanti a loro passarono degli uomini con la gonna.
E chi mai le aveva viste persone così a Valdagno prima di quel momento?
Il professor Menato chiude questa storia raccontando il dialogo tra due donne, al passaggio degli scozzesi.
Non vi anticipo nulla, cercate nel libro.
Io mi perdo nella fantasia che stavo creando per riportare il passato alla mia mente.
Sento i passi, la marcia, vedo il battaglione composto avanzare verso Corso Italia.
E poi sento il suono indescrivibile delle cornamuse.
Semplicemente Valdagno, nel 1918.
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