lunedì 17 febbraio 2014

Vittorio Bicego, un Missionario laico valdagnese.

Vittorio Bicego è stato un missionario laico nato nel 1942 e cresciuto a Valdagno, che a 36 anni ha cambiato vita trasferendosi in Guinea Bissau dove ha poi sempre vissuto, dando una mano alle povere popolazioni africane di quella nazione.
E' scomparso nel 1998 all'età di 56 anni per un'imperdonabile febbre malarica, ed oggi è sepolto a Castelvecchio: per chi volesse andare a rendergli omaggio, il Cimitero è situato dietro al colle attrezzato come area a pic nic che domina il campo da calcio della frazione, a cavallo tra le due Valli dell'Agno e del Chiampo.


 Un'immagine di Vittorio Bicego in Guinea Bissau tratta dal sito Internet www.webdiocesi.chiesacattolica.it

A Valdagno si era diplomato come ragioniere presso l'Istituto Tecnico Commerciale “Luzzatti”; in seguito aveva lavorato per 10 anni presso gli uffici centrali della Marzotto, ma dopo un breve viaggio in terra africana per andare a trovare un parente, decise di farvi ritorno prima usufruendo dell'aspettativa concessagli dal suo datore di lavoro, e poi definitivamente.
Laggiù ha lasciato una traccia indelebile della sua infaticabile operosità costruendo case, scuole, strade e aziende agricole tutt'oggi operative dedite all'esportazione degli anacardi, e che possono dare un futuro dignitoso ad una popolazione di una terra infelice, tra le 20 nazioni più povere al mondo (come riportato alla voce “Economia” della pagina sulla nazione della Guinea Bissau su Wikipedia, l'Enciclopedia libera sul Web). Curioso è il fatto che non è così semplice trovare tratte aeree che raggiungano così facilmente la Capitale Bissau, come vale del resto un po' per tutti gli altri paesi africani più poveri.
Nonostante la sua assenza da Valdagno ha sempre tenuto aggiornati con lettere (al tempo chiaramente non esisteva Internet, e la comunicazione viaggiava esclusivamente per posta) i suoi colleghi amici valdagnesi sulle sue avventure africane, come da una piccola traccia qui sotto riportata, che risale al lontano 1979:

Nella zona di Bedanda le condizioni di vita sono tremende e i bambini sono quelli che ne fanno le spese.
Due giorni fa sono andato a far visita ad un villaggio nella foresta.
Appena arrivato, ho visto nel gran cortile un bambino che giaceva supino e ogni tanto si irrigidiva tutto. Aveva la bocca chiusa come una morsa ed il corpo che si piegava all’indietro.
Il tetano era già molto avanzato e non c’era più niente da fare. I genitori lo hanno abbandonato a se stesso perché credono che l’Iran sia entrato in lui. Pensare che avevo spiegato loro di portarmi i bambini appena li vedono star male. Me non c’è niente da fare: l’ignoranza e la paura sono più grandi di loro.
Mi sono portato il bambino nella mia capanna e l’ho assistito. Almeno è morto in un letto e non in mezzo alla polvere come un cane.

Ricordo con piacere anche di aver sentito i suoi amici narrare che Vittorio chiedeva di essere aggiornato sui risultati sportivi delle squadre della sua città, e in particolare del Calcio Valdagno.
Oggi a Valdagno molte persone di buona volontà si sono unite, ed hanno dato vita ad un'associazione denominata Cooperazione Internazionale valdagnese decentrata che sostiene parecchie realtà missionarie in giro per il mondo, tra cui appunto quella dove è vissuto Vittorio Bicego.
Tutte le informazioni a riguardo possono essere reperite sulla relativa pagina del sito Internet comunale, a questo link.

@massimin74

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