Credo non esista
valdagnese che non abbia sentito parlare almeno una volta in vita sua
di Gino Soldà.
Nato a Valdagno nel 1907
e vissuto a Recoaro Terme, ai piedi delle piccole dolomiti, è stato
alpinista, partigiano, imprenditore, guida alpina e maestro di sci
(come riportato anche nella pagina relativa alla sua biografia su
Wikipedia, l'Enciclopedia libera);
Una foto di Gino Soldà dal sito Internet www.laraste.it
insignito della medaglia
d'oro al valore atletico, ha aperto parecchie vie nelle piccole
dolomiti e, soprattutto, la sua figura è legata al fatto di essere
stato il capo spedizione della prima vittoriosa ascesa alla seconda
vetta più alta al mondo del K2 (quota 8.611 m slm), nel lontano 1954
e all'età di 47 anni (era il meno giovane del gruppo).
I partecipanti alla spedizione "Italia K2" del 1954. In piedi, da
sinistra: Ubaldo Rey, Ugo Angelino, Walter Bonatti, Ardito Desio, Lino
Lacedelli, Gino Soldà, Achille Compagnoni e Cirillo Floreanini. Seduti,
da sinistra: Sergio Viotto, Bruno Zanettin, Guido Pagani, Eric Abram e
Pino Gallotti (Foto dal sito Internet www.dimensionmontagne.org/).
La seconda ascensione
alla terribile vetta avvenne solamente 23 anni dopo, nel 1977, da una
spedizione mista giapponese e pakistana.
Arrampicò per l'ultima
volta all'età di 78 anni e, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1989,
sono a lui state intitolate tra le altre la Scuola di Montagna delle
Sezioni del Club Alpino Italiano di Valdagno, Recoaro e Arzignano, il
Palazzetto dello Sport di Valdagno (dove oggi c'è anche una palestra
di roccia teatro di importanti eventi dimostrativi) e
una bellissima struttura polifunzionale situata di fronte al RifugioCampogrosso, al quale si accede salendo dal centro di Recoaro Terme
sulla destra, e quindi dall'alta Valle dell'Agno.
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