venerdì 1 novembre 2013

Da Città Sociale a Città Social

Città Sociale Casa dei Balilla
Foto di © Gianluca Vecchi
Oggi sto riflettendo un po' perché, ci pensavo proprio prima, non mi capitava di passare così tanto tempo a Valdagno davvero da anni.
Ieri ero con Gian in giro per la città Sociale perché gli avevo raccontato mille volte di questo luogo mitico e sospeso nel tempo ma mai ci eravamo fermati ad esplorarlo assieme.
Shame on me! Non sono stata una gran guida turistica nelle precedenti visite qui a Valdagno City.
Ieri pensavo molto all'importanza che questa Città Sociale ricopre per il territorio Italiano.
Io ho girato un sacco e proprio poche settimane fa ero a Roma.
Mi sono presa la briga di ricercare se ci fosse un altro luogo così razionalista come la Città Sociale.
Nemmeno l'EUR la eguaglia nella sua bellezza e importanza architettonica.
Ciò che stupisce di questo luogo è la sua totale funzionalità e operatività.
La Città Sociale è nata per essere messa al servizio della gente di Valdagno e non per essere ammirata.
Ancora oggi questi palazzi servono, vengono usati, adempiono alle funzioni per le quali erano stati pensati ed io ritengo che tutto ciò sia meraviglioso.
Valdagno, non mi stancherò mai di dirlo, è uno di quei luoghi che cominci ad amare molto quando te ne sei andato via. Per me è stato così, ma non sono l'unico caso.
Ieri, camminando per le vie d'Oltre Agno, c'era un altro pensiero che mi frullava nel cervellino.
La parola Sociale fa correre subito alla ben più nota e contemporanea (nonché abusata) parola Social.
Chiacchierando con le ragazze del Liceo G.G. Trissimo, che fanno lo stage proprio a servizio di Provaldagno e della Festa d'Autunno, ho percepito una grande incertezza nell'essere Social nel modo giusto.
Valdagno è una città Sociale ma poco Social.
Valdagno si racconta poco in rete, quasi come fosse una timida ragazza che non vuole aprire i balconi per vedere il mondo.
Valdagno si crede noiosa e poco attraente e per questo si mostra poco.
In una cittadina come questa dove, grazie al Cielo, il Wi-Fi si trova in vari luoghi e funziona bene ... perché non lanciarsi nel condividere quanto di buono c'è?
Perché non farsi un giro in Favorita e twittare la foto di un bellissimo albero pieno di colori autunnali?
Perché non trovarsi in piazza e, invece di pubblicare su Facebook l'ennesima foto di uno Spritz, non cogliamo con i nostri smartphone il particolare di una corte o di un edificio del centro storico?
La bellezza, gente, è dove meno ce l'aspettiamo.
Raccontarsi è un qualcosa di bellissimo e "nobilita" l'uso dei Social Network, scostandolo dall'essere solo un qualcosa che, a detta di molti, fa perdere tempo.
Che ne pensate del fatto di rendere un po' più Social la Città Sociale (e non solo)?

In tutto ciò concludo dicendo e ringraziando chi (come I Love Valdagno) condivide e mette in rete ciò che di più bello la nostra Valdagno ha.

2 commenti:

  1. Ciao, mi piace molto il tuo blog! Anche io sono un valdagnese e i racconti dei luoghi della vallata sono molto belli. Studio architettura e qualche tempo fa ho dedicato un post sul mio blog alla figura di Francesco Bonfanti, l'architetto che progettò la Città Sociale.
    http://italianocontemporaneo.wordpress.com/2013/06/19/francesco-bonfanti-e-lutopia-concreta-della-citta-dellarmonia/
    Federico S.

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    Risposte
    1. Ciao Federico,
      grazie mille per il commento! Andrò sicuramente a vedere il tuo blog!

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Ciao, ti ringrazio per il commento che mi lascerai.
Ogni contributo è sempre molto importante.

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