La strada che si vede proseguire diritta nella foto di uno dei miei precedenti articoli conduce al Poggio Miravalle. Per arrivarci ci si "immerge" prima in un bellissimo bosco che è particolarmente verde durante il periodo primaverile e, dopo aver preso la sinistra nell’unico bivio che si incontra salendo verso il monte, si arriva al rettilineo finale, che porta sul posto.
Una foto della strada verso il Poggio tratta dal gruppo "I love Valdagno" su Facebook
Poco prima parte, sulla destra, una stradina bianca in mezzo al bosco che va verso il Castello, altra frazione sui colli valdagnesi. Questo breve collegamento non è percorribile con vetture, ma solo a piedi o in mountain bike.
Oggi purtroppo il Poggio Miravalle è inaccessibile, perché Matteo Marzotto si sta costruendo una residenza; un vero peccato, perché dall'ampia terrazza di lassù si può ammirare un panorama elegante e incantevole della Città di Valdagno.
Ma del resto la proprietà è sempre stata della famiglia Marzotto, nonostante in passato il locale che si trova davanti alla terrazza sia stato sotto varie gestioni Bar, Pizzeria e discoteca estiva; la spaziosa terrazza viene oggi utilizzata come piattaforma per l’atterraggio dell’elicottero che porta i Marzotto nella loro Città. Il Poggio può essere raggiunto anche a piedi da un sentiero che sale prendendo la strada di sinistra appena passata la fontana dei Carmini; qui appunto, dopo che la stessa strada finisce, parte un percorso nel bosco che costeggia le mura di Villa Serena e arriva in cima proprio a fianco del Poggio, dopo una breve scalinata.
In passato il tratto finale di questo sentiero era luogo per raccolte di castagne, nel periodo autunnale.
Tuttavia uno degli aneddoti più belli è quello che si racconta tra le persone più anziane che ancora vivono ai Carmini: durante la Seconda Guerra Mondiale all’interno della proprietà di Villa Serena vivevano alcuni alti rappresentati delle truppe tedesche (tra cui un ufficiale che dagli abitanti del posto veniva soprannominato "Caramella" per una vistosa benda nera tenuta in un occhio – non so che nesso ci fosse tra le due cose).
I ragazzi dei Carmini ebbero il coraggio di andare al di là delle mura che separano Villa Serena dal bosco e rubarono ai tedeschi una scatola di marmellata.
Tutti contenti se ne mangiarono una parte con le mani ma poi, essendo troppa, la nascosero nella valle che c’è in fondo al bosco, nel versante lungo la strada che conduce al Poggio; il giorno dopo tornarono per mangiarne ancora un po’, ma vi trovarono una montagna di formiche sopra la scatola!
E allora….via le formiche e avanti a mangiare quella marmellata tedesca…..era fame!
@massimin74
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