Oggi iniziamo una nuova settimana con una bella intervista a Emilio Nizzero che, per Valdagno, è davvero un personaggio poliedrico e di tutto rispetto.
Emilio e Io ci siamo conosciuti in un bell'agriturismo, al cospetto di un ottimo formaggio di capra.
E questo non è un caso visto che il nostro intervistato di oggi fa parte dell'O.N.A.F. ovvero l'organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggi.
Eh già... così come ci sono i sommelier, ci sono anche gli assaggiatori di formaggi.
Ecco un altro mestiere da mettere nella mia lista del "cosa vuoi fare da grande":
Su questo blog avevamo già parlato di Emilio in occasione della p
rima cena sociale della Confraternita della Maresina.
Se io dico Valdagno, qual è la prima (ma proprio la prima) parola che ti viene in mente?
Vivere , perchè Valdagno è una città da vivere.
A Valdagno trovi tutto: storia, arte, cultura,paesaggio, divertimento, tranquillità: una città tutta da vivere.
Sono rimasto lontano da Valdagno, per motivi di lavoro, per circa 25 anni. Al mio rientro ho ripercorso tutti I luoghi della mia infanzia e giovinezza e li ho trovati ancora intatti come li avevo lasciati. Ecco forse bisogna lasciare per un pò di tempo la propria città per poterne apprezzare la bellezza e la tranquillità di vita.
Immagina di essere ad una conferenza con tantissime persone e pensa alla possibilità di promuovere Valdagno in poche righe. Cosa diresti?
La Città Sociale è senza dubbio il punto di partenza per promuovere Valdagno: unica in Italia nel suo genere, voluta e costruita negli anni dalla famiglia Marzotto per i propri dipendenti ed è diventata il simbolo della Città.
Dall’asilo, alle scuole elementari e medie; dagli istituti superiori alle case per i lavoratori del Lanificio.
Dallo stadio alle piscine, dal dopolavoro alle palestre, dalla scuola di musica al teatro.
Ci sono inoltre gli ambulatori medici alla casa di riposo per gli anziani: una città dentro alla città.
Tutto ciò è ancora in uso e visitabile.
A Valdagno non c'è solo questo: la parte vecchia è ricca ville e palazzi storicamente risalenti a varie epoche, nonchè manufatti ecclesiastici risalenti al XIII secolo.
Valdagno è immersa nel verde delle colline, ha numerose contrade facilmente raggiungibili sia in auto che a piedi o mountain bike, ricche anche esse di storia e cultura ,dalle qualli si ha una visione della città e di tutta la valle.
Cosa manca alla nostra città e su cosa punteresti per far parlare il mondo di Valdagno?
In teoria come già detto a Valdagno non manca nulla.
In pratica manca la capacità di sviluppare idee ed agire con semplicità e costanza nell’attuarle.
Vuoi alcuni esempi?
Valdagno : “Città dell’armonia"
Scuola di musica V.E. Marzotto – Auditorium Ugo Zanuso”, perché non portare la musica nelle vie della città?
Valdagno : Città dell’arte e dell’armonia “
Qui c’è il Liceo artistico Boccioni perché non coinvolgerlo in un progetto che faccia conoscere la città organizzando mostre utilizzando spazi aperti e già di per sé artistici della città?
Sto pensando alle numerose corti esistenti in centro storico .
A Valdagno c’è un circolo fotografico “ Fotoricerca “ che esiste da 40 anni e potrebbe organizzare mostre fotografiche sia paesaggistiche che artistiche e interagire con altri circoli fotografici della provincia o della regione .
“Valdagno città sociale dell’arte, dell’armonia e della gastronomia!“
A Valdagno c’è anche un interessantissimo bacino eno-gastronomico da sviluppare.
Ci sono ristoratori che operano da anni con impegno per promuovere la cucina del territorio ricca di storia e tradizioni.
Ora credo che a Valdagno non manchi proprio nulla.
Raccontami due prodotti con la Maresina che secondo te sono da conoscere e gustare.
Nell’aprile dello scorso anno si è svolta in città la prima festa della “ Maresina De.Co di Valdagno “ e in quella occasione si sono sperimentati numerosi prodotti gastronomici contenenti questa erba.
Nell’aprile di quest’anno la festa si ripeterà e per l’occasione sono già in produzione un formaggio, dei biscotti, una torta e un sugo tutti con Maresina De.Co di Valdagno.
L’idea del formaggio con la Maresina mi è venuta 5 anni fa.
Da esperto caseario ho provato abbinare questa nostra erba, usata solamente per le più famose fritole, ad una cagliata ottenuta dal latte di vacca di razza bruna . Il risultato mi è parso subito buono.
E’ un formaggio a latte intero termizzato, a pasta cruda pressata.
La cagliata avviene per acidità naturale del latte e con l’aggiunta di caglio animale. Una volta ottenuta la cagliata si procede all’impasto della stessa con foglie essiccate di Maresina De.Co. Di Valdagno. La stagionatura si protrae per circa 60 giorni in ambiente naturale.
E’ un formaggio da tavola ( 60 giorni )se fatto stagionare più a lungo se ne consiglia l’uso leggermente riscaldato alla piastra.
La vera e propria novità di quest'anno è il sugo che sarà senz’altro un altro prodotto molto interessante.
Viene prodotto con Maresina De.Co di Valdagno con aggiunta di Noci tritate e formaggio Monte Faldo De.Co stagionato, grattuggiato, il tutto amalgamato con olio extravergine d’oliva.
Sarà un ottimo condimento per le classiche tagliatelle fatte in casa. Provare per credere.