mercoledì 11 dicembre 2013

Intervista a Maria Grazia Swan

Intervista a Maria Grazia Swan
Buongiorno a tutti!
Sono stata un po' "in volta" a fare un sacco di cose e a scrivere come se non ci fosse un domani.
Ho lasciato dormire un po' Anguana Inside ma oggi si riparte alla grande con una bella intervista!
Vi parlo di Maria Grazia Swan, una scrittrice che vive in Arizona e che ha origini Valdagnesi.
E' una delle tante Valdagnesi nel mondo che non dimentica le proprie radici e origini.
Novale è sempre nel suo cuore!


Qual è il tuo legame con Valdagno?
Sono Valdagnese 100%, nata a Novale, comune di Valdagno.
In Arizona ho i figli ma il resto della mia famiglia e un bel po’ del mio cuore è li, a Valdagno. 

Chiudi gli occhi e immagina Valdagno: raccontamela in poche righe.
Valdagno e’ cambiata molto, pur rimanendo com’era in un certo modo. 
Le case, i ponti, le fabbriche silenziose, le colline verdeggianti, ancora li, ma la gente?  La gente "mi sparisce tra visite", viaggia, cambia arriva gente nuova che non conosco, non capisco. Poi vado in cimitero per riveder sorrisi tanto amati e nomi mai scordati. 
Ma dai che mi fa tanta tristezza…

Cosa pensano i tuoi lettori americani di questo paesino sperduto dell'Italia del Nord?
Quando ho scritto il primo libro pensavo solo a fare omaggio a Mina, la pop diva della mia gioventu’. Con il secondo libro ho buttato li il nome di Vicenza e le reazioni sono state molto sorprendenti, in senso buono. Mi son resa conto che ci sono molte Italo Americane, donne che conoscevano Vicenza per via della Caserma Ederle, altre che avevano sentito di Vicenza da amiche. Insomma, ho un following che consiste 95% di donne e di questel 70% hanno piu di 40 anni. Finalmente con Italian Summer ho scritto della mia cittadina, ma il nome non lo dico mai per via delle cose che succedono, non vorrei offendere I Valdagnesi   perche io a Valdagno ci vengo spesso.  Pero’ nel libro parlo di Recoaro e Montecchio.

Se potessi esprimere tre desideri legati a Valdagno, quali sarebbero?
Che un miracolo riportasse un po di quella vitalità che c’era quando ero giovane, l’albergo Pasubio, il teatro Rivoli, la squadra di calcio…I lavoratori che uscivano dalle fabbriche a mezzogiorno. Be, almeno avete ancora l’hockey!!! Mi ricordo quando giocavano alla piscina scoperta.

Qual è la cosa che ti manca di più dell'Italia?
Le persone care, amici, parenti, e naturalmente il cibo. Polenta e baccala. Bigoli e il pan de Cocco (Maglio di Sopra?).
Questa è Maria Grazia da piccola a Valdagno!


2 commenti:

  1. Hey Giovy, buongiorno! Ho trovato la tua blog prima del caffe'. Fantastic job, grazie mille, un salutone, vieni a trovarmi abbiamo tanto sole.

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Ciao, ti ringrazio per il commento che mi lascerai.
Ogni contributo è sempre molto importante.

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