lunedì 13 gennaio 2014

C'era una volta lo Sgnarock...

Valdagno Sgnarock
C'era una volta lo Sgnarock, che mi è tornato in mente grazie ad un gruppo Facebook che ho scoperto da poco. Se non erro, la manifestazione nacque nel 1991 e si teneva in Favorita.
Successivamente fu spostata al Maglio di Sopra per una questione di spazio e di affluenza.
Se penso a quel periodo mi viene in mente una parola inglese che definisce quelli che iniziano una cosa e non la portano più avanti. Ho in testa il concetto ma non la parola precisa ma se la ritrovo nei meandri del mio cervello ve la dico.
Lo Sgnarock era quella kermesse nata per caso, forse, e continuata arrivando nell'albo dei migliori festival rock d'Italia.
Gli anni '90 sono stati un'ottima fucina di momenti come lo Sgnarock: regnava su tutti l'Arezzo Wave ed era fantastico perché c'era un gran fermento musicale serio e impegnato. Io sono fiera di essere stata adolescente in quegli anni.
I miei ricordi dello Sgnarock sono tanti e c'è un'unica cosa che mi dispiace: non ho mai fatto parte della squadra dei volontari degli stand.
Il mio ricordo più grande di quella manifestazione è legato all'ultima edizione, quella dell'estate del 1998. Io ero appena tornata da Recife, in Brasile, e con l'associazione di volontari della quale facevo parte si era messo su uno stand nella zona dedicata al volontariato.
Era una posizione perfetta: sufficientemente vicina al palco per godersi lo spettacolo, sufficientemente lontana per non scassarmi i timpani e correttamente vicino all'entrata per beccare più gente possibile.
La mia anima in quei giorni era in fase di ricostruzione: dopo quasi un mese di Brasile e di bimbi di strada, ero in una di quelle condizioni in cui ogni cosa tenera mi faceva piangere.
Adoravo godermi i momenti di tranquillità del pomeriggio, quando ancora non c'era troppa gente in giro per il prato e il sole di fine agosto era già gentile sulla pelle.
Adoravo, alla sera, sentire l'aria scendere dai monti costringendomi a mettere il maglione.
Vedere il prato dei concerti stracolmo di gente era una soddisfazione non da poco.
Non dimenticherò mai le performance degli Afterhours, degli Africa Unite (il prato straboccava) e dei Modena City Ramblers che, se non erro, sono stati proprio il gruppo che ha chiuso l'ultima edizione dello Sgnarock.
Questo festival mi manca, così come mi manca la Settimana dell'Oratorio e il Festival Blues durante i mercoledì d'estate.
Una volta cercai di ragionare tra me e me per capire come mai, quando ci sono delle cose che funzionano bene, le si lascia andare e non le si mette in scena più.
Non voglio fare nessun discorso sulle responsabilità e sull'impegno. Quello che dico, da spettatrice appassionata, è che esiste sempre un momento in cui le cose diventano grandi e ci pongono davanti ad una scelta: o ci si dedica ad essere o non le si pensa più.
Questo accade con le passioni, il lavoro, lo sport, lo studio e mille altre cose.
Quello che posso dire con certezza ora è che un festival come lo Sgnarock avrebbe fatto parlare di Valdagno in tutta Italia.
In un'epoca in cui web e social network sono alla portata di tutti, lo Sgnarock avrebbe avuto una diffusione virale e così anche il nostro bel paesello.
Si dovesse mai decidere di ricominciare con questo festival, io mi offro per metterci quanto possa essere possibile per me.
Mi piacerebbe davvero che un bell'evento come questo tornasse a chiudere l'estate Valdagnese.

8 commenti:

  1. Complimenti per questo bel ricordo, penso sarà un articolo che riceverà parecchi commenti.
    Da parte mia non posso che confermare il dispiacere per l'annullamento sia questo evento che del Tamasofest (a dire il vero quest'ultimo mi risulta sia stato spostato nell'ultimo anno più a Sud, dove forse ci sono meno difficoltà nell'organizzare tali iniziative)....

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    1. Grazie Massimo,
      Confido davvero di generare un po' di discussione.
      E vediamo cosa salta fuori.

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  2. Speriamo almeno x il tamaso.....((((

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  3. Questi articoli risfegliano in me bellissimi ricordi.
    Le prime edizioni in Favorita erano meravigliose, dilettanti allo sbaraglio pieni di entusiasmo ed iniziativa dovevano lottare contro tutto e tutti. Come non ricordare l'ostruzionismo di molti settori della cttà per il rumore, il casino, lo stesso nome fu preso di mira.
    Ma la musica era la regina, bella, impegnata e coinvolgente.
    Peccato che negli anni questa grande occasione per la città si sia persa. Forse ci voleva l'appoggio di tutta la città per passare dalla fase "dilettantistica" ad una fase più professionistica, e tasformare questo grande e inripetibile evento in un volano per l'economia di Valdagno.
    Una occasione persa. Peccato.
    Paolo

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    1. Ciao Paolo,
      sicuramente hai colto nel segno: occorreva il sostegno di tutti per poter crescere e fare del gran bene alla nostra Valdagno.

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  4. Ciao Giovy, complimenti per il tuo interessante articolo... questa strepitosa festa ha sicuramente lasciato in tutti noi un ricordo indimenticabile!!!
    Mi permetto di segnalarti anche il nostro articolo presente nel sito SPORTING 04 sullo SGNAROCK... abbiamo fatto un grosso lavoro in particolare raggruppando più foto possibili reperite qua e la e dividendole per i vari anni.
    Ti lascio il link:
    http://www.sporting04.it/modules.php?name=News&file=article&sid=576

    Grazie e complimenti ancora per il tuo blog sulla nostra amata Valdagno che seguo costantemente.
    Nicola

    PS: il reportage ovviamente è in continua evoluzione quindi invito chiunque avesse foto o altro materiale in qualche cassetto nascosto di inviarcelo all'indirizzo info@sporting04.it

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    Risposte
    1. Grazie Nicola per il tuo commento e per la segnalazione della raccolta del materiale! :)

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Ciao, ti ringrazio per il commento che mi lascerai.
Ogni contributo è sempre molto importante.

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