Foto dalla pagina Facebook di I Love Valdagno |
Sembra un po' il titolo di una favola, forse una di quelle che non sono mai state scritte.
Io non so se mi sbaglio oppure se la mia mente gioca brutti scherzi.
Io sono nata a Gennaio del 1978 e ho sempre abitato in Via 7 Martiri.
Io il treno me lo ricordo... è possibile secondo voi?
Non ho trovato fonti che certificassero quanto il treno sia stato tolto il treno ma io ho impressa nella mente l'immagine dei lavori dalle parti di casa mia. Ricordo quando venivano tolte le rotaie.
Forse me lo sono sognata... forse no. Se c'è qualcuno in ascolto che sa esattamente quando questo è accaduto, per favore me lo dica!
Anyway... il motivo di questo post non era tanto il mio ricordo d'infanzia quanto il fatto di quanto io abbia patito la mancanza di un treno.
Non so voi, ma io ho sempre girato tanto... anche quando ero piccolina.
Mi piaceva prendere la corriera, soprattutto quando sono comparsi gli auto-articolati.
La corriera, fino ai miei 14 anni, significava solo gita. Poi ha assunto il significato quotidiano del mio viaggio verso scuola.
Crescendo i viaggi sono diventati di più, sia in fatto di intensità che in fatto di frequenza.
Io pativo come non so cosa il fatto che tra me e la rete ferroviaria italiana ci fosse una bella ora piena di corriera e di trasporto su strada.
Adoravo allora come adoro ora il fatto di incastrare gli orari di treni, traghetti, aerei o quant'altro.
Quello che mi piaceva poco era che il mio viaggio in treno cominciasse da Vicenza.
Invidiavo Schio perché aveva la stazione dei treni.
Invidiavo da matti Bassano perché da lì potevi prendere il treno della Valsugana e arrivare semplicemente in Trentino.
Invidiavo tutti quelli che avevano una stazione ferroviaria a portata di bicicletta o di motorino.
Ho sempre pensato alle rotaie come una lunga retta capace di unire nazioni e popoli.
La ferrovia è davvero una grande cosa e, ancora ora, continuo a girare il mondo approfittando dei mezzi pubblici. E quando vedo che ho lunghi tratti in treno sorrido come una bimba.
A Valdagno tutto questo mi è mancato.
Rivorrei una Valdagno solcata dai treni regionali e locali, liberata da quintali di gomma e benzina che flagellano la statale tutti i giorni.
Vorrei poter vivere quel viaggio Valdagno-Vicenza che mia madre mi raccontava.
La corriera mi ha dato tantissimo e anni bellissimi... ma il treno è un'altra storia!